Korber Béatrice (Fribourg)

TERAPIE

Trattamenti in due approcci

Massaggio classico e reboutologie :

Il massaggio sanitario (o sportivo) è destinato a smaltire le tensioni e i dolori, a ripristinare i sintomi fisiologici degli handicappati, a riequilibrare se necessario (ad esempio, a ritrovare una migliore mobilità, una digestione più efficiente, un ciclo mestruale senza problemi per le donne, un migliore equilibrio tra sangue e sangue...). Si tratta di un massaggio profondo, a intensità variabile a seconda delle esigenze della persona.

Se necessario, può essere combinato con la riflessologia (toccare le zone riflesse del corpo situate sotto le zampe). La persona che si consulta può anche scegliere di ricevere questa tecnica durante l'intera seduta.

Il massaggio apporta anche un confort generale, tonifica e distende al tempo stesso. È consigliato in caso di stress o semplicemente per sentirsi bene con la pelle.

Durata delle sedute :

In linea di massima, una seduta dura 60 minuti.

Complessivamente 75 minuti:

• se necessario, per un sintomo fisiologico antico,
• in occasione di una seduta con forte reazione (impossibile da valutare in anticipo),
• durante la prima presa di contatto per un controllo globale.

Allenare la vita:

C'est le meilleur term que j'aie trouvé pour expliquer qu'il s'agit là d'un accompagnement composé d'une part d'un contact verbal (la personne va s'exprimer sur ce qu'elle éprouve et nous allons explorer, diamo un'occhiata all'insieme) e di un lavoro fisico (diversi tipi di contatto al fine di attenuare il dolore e la tensione, di sviluppare la coscienza di sé, di conoscere il linguaggio del proprio corpo, di apprendere nuovi atteggiamenti possibili per liberare il proprio potenziale).

Con questo approccio, si riesce a lenire la sofferenza dell'essere in modo più globale, non solo nel corpo fisico, ma anche nello spirito e nell'emozione (ansia, depressione, boulimie, cattiva immagine di sé,...).

A questo si possono aggiungere esercizi da praticare durante il semestre per sostenere lo sviluppo.

Se dovessi trovare una frase per definire questo approccio, direi che si tratta di un viaggio interiore verso un riconoscimento che permette di cicatrizzare le proprie ferite per sfuggire al mal-être.